Tutti gli Stati confinanti dell'Iran sono più o meno "focolai" di instabilità permanente: a est l'Afghanistan, con il suo regime dei talebani, tra l'altro in quanto punto di partenza di esportazioni di droga in tutto il mondo, nonché il Pakistan con il suo potenziale nucleare, un regime militare e il divampare di sempre nuovi conflitti con l'India, a nord i deboli Stati dell'Asia Centrale Turkmenistan, Uzbekistan e Tagikistan con problemi di confini non risolti, a nord-ovest la regione del Caucaso Meridionale, teatro di conflitti, e la Turchia orientale con il problema dei curdi, a ovest l'Iraq sotto il regime di Saddam Hussein.
All Iran’s neighbours are more or less ‘producers’ of permanent instability: to the east Afghanistan, with its Taliban regime as a centre (inter alia) of world-wide drugs exports, and Pakistan with its nuclear potential, its military regime and its recurring conflicts with India; to the north the weak Central Asian states of Turkmenistan, Uzbekistan and Tajikistan with their unresolved border issues; to the north-west the conflict regions of the Southern Caucasus and Eastern Turkey with its Kurdish problem; to the west Iraq under Saddam Hussein.