La Commissione invita pertanto gli Stati membri a porre fine ai TBI intraunionali attraverso l'invio di lettere di costituzione in mora a cinque Stati membri (Austria, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia e Svezia) a cui in passato aveva già chiesto chiarimenti attraverso dialoghi amministrativi[2], dato che gli accordi bilaterali in questione sono stati fatti valere in procedimenti arbitrali e hanno sollevato una serie di questioni di compatibilità con il diritto dell'UE.
De Commissie maant lidstaten daarom aan hun intra-EU-BIT’s op te heffen en zendt brieven aan de vijf lidstaten (Nederland, Oostenrijk, Roemenië, Slowakije en Zweden) die in het verleden reeds door middel van een administratieve dialoog waren aangesproken om duidelijkheid te verschaffen.